mercoledì 20 giugno 2012

Maggioranza 15-9: ecco i nuovi consiglieri comunali


Il momento della proclamazione
foto Daniele Milazzo - tutti i diritti riservati
     Ecco l'elenco dei consiglieri comunali con rispettive foto. La maggioranza è formata da 15 consiglieri, e la minoranza da 9: la commissione elettorale è stata concorde, durante le consultazioni, ad applicare in tal senso le sentenze del Consiglio di Stato.
     Dopo l'annuncio del giudice Casarano, come prevedibile, ci saranno dei ricorsi da chi è rimasto fuori dal consiglio comunale ma è certo di aver diritto ad entrare: si farà ricorso al Tar, in prima istanza, e forse anche al Consiglio di Stato.
     Chissà che giunti in quella sede, poi, non abbia a pronunciarsi proprio la sezione V, che con le sue due sentenze contraddittorie tra loro ha gettato lo scompiglio nella compagine elettorale.
     La commissione elettorale consegnerà venerdì i verbali alla prefettura di Taranto, ufficializzando così in maniera definitiva i voti riportati dai singoli candidati. Adesso non rimarrà che riunire il nuovo consiglio comunale e lavorare per far ripartire la città, che da un anno non vede sedersi dei consiglieri eletti su quelli scanni. È un momento di grande attesa e di grandi aspettative per i cittadini martinesi.

Daniele Milazzo

Componenti della maggioranza:
Partito democratico
Donato Bufano
Stefano Coletta (nominato assessore lascia il posto a Vito Cramarossa)
Franco Basile
Arianna Marseglia
Vittorio Donnici
Nunzia Convertini (nominata assessore lascia il posto ad Aldo Leggieri)
Vito Pasculli
Franco Demita
Gianfranco Palmisano
Filomeno Antonio Lafornara
Romano del Gaudio
I consiglieri Stefano Coletta e Nunzia Convertini, nominati assessori dal sindaco Ancona, sono sostituiti dai primi due non eletti del Pd, di seguito: 
  Vito Cramarossa
  Aldo Leggieri
Italia dei valori
Antonio Martucci
Tommaso Caroli

Sel
Giuseppe Cervellera
Puglia per Vendola
Martino Carrieri

Componenti della minoranza:
Popolo della libertà
Michele Marraffa
Pino Pulito
Francesco Conserva
Antonio Fumarola

Unione di centro
Michele Muschio Schiavone
Martino Gelsomino
Martino Miali

Puglia prima di tutto
Pietro Bello

Idea Lista
Donata Castellana

martedì 19 giugno 2012

Martina 3 affida ai giovani le cariche sociali


Il neopresidente Ludovico De Siati

     Ieri sera, 18 giugno 2012, l’associazione Martina 3 ha nominato in un clima di grande amicizia e coesione delle cariche sociali annuali al proprio interno, istituite per la prima volta: lo scopo è quello di organizzare al meglio e con maggiore responsabilità le future manifestazioni. A breve infatti ci sarà una nuova iniziativa in favore degli animali e dell’ambiente ed eventi sia per i giovani che per tutti i cittadini di Martina Franca che intendono contribuire a migliorare la città rendendola più bella e più vivibile.

      È stato eletto come presidente dell’associazione il ventiduenne Ludovico De Siati, uno dei suoi membri più attivi, affiancato da due vicepresidenti: Vincenzo Ruggieri, di 26 anni, e Graziana Muscato, di 21. Segretario organizzativo invece sarà Marcello Pastore, che ha dimostrato ottime capacità nella preparazione dei passati eventi e sicuramente contribuirà in modo importante nelle future manifestazioni, mentre Donatella Serio è stata nominata tesoriere.

     Un gruppo direttivo giovane, tutto under 30, che ha voluto come presidente onorario dell’associazione Giovanni Lo Palco: quest’ultimo, con i suoi capelli bianchi, è il trait d’union tra giovani e meno giovani che condividono lo stesso spirito solidaristico e civico. Una grande attenzione è anche al lato femminile dell’associazione: Alba Lupoli e Alessandra de Leonardis saranno le coordinatrici delle donne. «Siamo impazienti di metterci al lavoro» hanno dichiarato i ragazzi «c’è tanto da fare per questa città, e ci rendiamo conto, parlando con la gente, che le nostre iniziative sono sempre più condivise. Cercheremo di essere un esempio per tutti i cittadini».

sabato 9 giugno 2012

Domenica prossima? Naturalmente in bici


     Domenica 10 giugno ci sarà una nuova iniziativa di Martina 3, un ritrovo in Piazza d’Angiò alle ore 9:45 per pedalare insieme: è la manifestazione “Naturalmente in bici”, una passeggiata su due ruote con l’obiettivo di far riscoprire ai cittadini martinesi la bellezza del proprio agro, troppo spesso deturpato da atti di pura inciviltà e sciacallaggio. Un patrimonio naturale di assoluto valore, con la presenza di numerosi masserie secolari, dentro le quali si transiterà in una sorta di percorso itinerante che si concluderà per le ore 12:30 presso la masseria agriturismo Il Vignaletto. Qui ci sarà la possibilità di sostare con un proprio pranzo a sacco presso l’area attrezzata messa a disposizione dei partecipanti e dei loro sostenitori.
     Grazie alla preziosa collaborazione e al coordinamento dell’Associazione Ecomuseale di Valle d’Itria è stato possibile creare un percorso dentro il quale riscoprirsi appartenenti al proprio territorio in uno stretto contatto con la natura.
     Per l’occasione sarà realizzata una maglietta celebrativa e sarà distribuita una colazione al sacco. 
L’Associazione Martina 3 ringrazia per la preziosa collaborazione il SER Martina Franca, il comitato La Speranza Mai si Verde, l’Associazione Ecomuseale di valle d’Itria, l’Associazione Un’Altra Martina e GBS Giuliani Bike Store per il contributo a sostegno della iniziativa.

sabato 2 giugno 2012

Cosimo Devito, una medaglia d'onore per un no

     Oggi, 2 giugno, festa della Repubblica, è festa anche per il martinese Cosimo Devito, 89 anni ben portati, che riceve a Taranto la medaglia d’onore: un riconoscimento morale per gli internati nei lager nazisti. È un gesto che non vuole essere di consolazione da parte della Prefettura, ma ha un alto significato morale di cui chi non è stato un reduce deve rendersi conto: significa ricordare che nel 1943, quando l’esercito era allo sbando, il re aveva abbandonato Roma, Mussolini ritornava al potere in quella repubblica dominata dai tedeschi invasori, degli uomini, dei semplici soldati, cui venne posta una scelta seppero dire di no.
     Cosimo Devito, nato nel 1923, quando il fascismo era appena salito al potere, fu, come gli altri ragazzi della sua generazione cresciuto in una retorica roboante fatta di preparazione alla guerra; aveva vent’anni quando, nel settembre 1943, prestava servizio come aviere in Albania e vide scendere da un aereo il generale Cavallero, capo di stato maggiore dell’esercito, insieme a un ufficiale tedesco. Ai soldati presenti fu chiesto se volevano aderire alla repubblica fascista, tornare in Italia, rivedere i propri cari; la risposta fu un coro di “no”.
     «Qualcuno» ricorda Cosimo, «accettò, più che altro per timore di rappresaglie». Da allora iniziò l’odissea del giovane martinese: tutti i militari che rifiutarono furono messi praticamente agli arresti, portati a Tirana e messi su un treno. «Ci dissero che tornavamo in Italia, a Trento: invece ci portarono a Zagabria, dove ci fecero scendere e ci chiesero ancora, in modo minaccioso, se volevamo aderire alla repubblica di Salò. Rifiutammo ancora». Il treno di quelli che, con il loro rifiuto erano diventati dei prigionieri proseguì per la Germania, ad Amburgo; da qui furono portati a Stablack, oggi Dolgorukovo, nella Prussia orientale, quel territorio che oggi appartiene alla Russia e che allora era tedesco.
     «Ebbi la prontezza di spirito di dichiararmi un contadino: chi ammetteva di essere un operaio fu mandato nelle fabbriche che erano costantemente bombardate. Io invece fui costretto a riparare le linee ferroviarie». Da prigionieri a schiavi: con l’avanzare del fronte, nel 1944, gli italiani sopravvissuti furono deportati in un paesino allora sconosciuto, Auschwitz. «Era terribile» ricorda Cosimo «noi eravamo tenuti separati dai prigionieri ebrei, non fummo marchiati come loro, ma lavoravamo nelle miniere di carbone, a settecento metri sotto terra, mentre sopra gli aerei bombardavano e noi avevamo il terrore di rimanere sepolti vivi».
     Fu salvato da un ingegnere polacco che lo prese con sé sottraendolo alle miniere. La liberazione arrivò con il ritiro dei tedeschi dal fronte: «portavano tutti via, lasciando solo i malati. Noi fummo dimenticati perché arrivò una pattuglia russa e ci fu una sparatoria con le SS. Una pallottola vagante colpì un italiano, pugliese come me, che morì dissanguato». Da allora l’idea fissa del ritorno: come fare? Da Katowice, dove furono raccolti gli italiani internati, si spostarono a Cracovia, accolti dal segretario dell’arcivescovo: un giovane e sconosciuto Karol Wojtyła, che prese a cuore la loro sorte e gli diede un documento della Croce Rossa, con il quale poterono passare la frontiera. Diretti a Praga, dove ancora combattevano tedeschi sbandati, il loro treno prese la via della Serbia.
     Da lì risalirono per Lubiana e poi, finalmente, Trieste, dove gli italiani furono presi in consegna dagli inglesi che però non volevano lasciarli ripartire e li trasferirono a Udine. Cosimo e un suo commilitone pugliese presero al volo un camion di un reparto indiano diretto a sud, ad Ancona, da lì, con un po’ di fortuna arrivarono a Bari, dove inviò un telegramma a casa. Incamminatosi, tornò a Martina senza sapere cosa vi avrebbe trovato. Alla sua vista, la madre di Cosimo crollò a terra piangendo, il padre si commosse. Questo è il significato e il senso di una medaglia d’onore a chi, come lui, fu uno dei 700.000 tra militari e civili internati e resi schiavi per un “no” a un regime che aveva soppresso la libertà.

anche su PugliaPress

venerdì 1 giugno 2012

4° Giornata per l'Ambiente

  Ritorna la Giornata per l'Ambiente, arrivata adesso alla quarta edizione, organizzata dall'associazione Martina 3. L'iniziativa avrà luogo domenica 03 giugno, con un raduno in Piazza d'Angiò, alle ore 09:45. Gli associati invitano tutti i cittadini ad aderire alla manifestazione, dove si andrà a ripulire una discarica abusiva nell'agro martinese. Continua pertanto la nostra opera di sensibilizzazione verso cittadini ed istituzioni. È notizia proprio di questi giorni che una azienda si è aggiudicata con un largo ribasso la gara per la bonifica della discarica di Finimondo, proprio quella che è stata teatro della scorsa giornata per l'ambiente: la discarica abusiva più grande di Martina sarà così finalmente cancellata.
    L’Associazione Martina 3 ringrazia per la preziosa collaborazione il SER Martina Franca, il comitato La Speranza Mai si Verde, l’Associazione Ecomuseale di valle d’Itria, l’Associazione Un’Altra Martina e GBS Giuliani Bike Store per il contributo a sostegno della iniziativa.

giovedì 31 maggio 2012

Ecco la nuova giunta comunale


Il sindaco Ancona mantiene l'urbanistica, Pasquale Lasorsa è vicesindaco

Alle 15:30 è nata la nuova giunta comunale, la giunta Ancona: dopo una sola riunione tra i vari esponenti indicati, durata poco più di un paio d'ore, i nuovi assessori si sono presentati ai giornalisti.
Il sindaco Franco Ancona ha voluto mantenere la delega all'urbanistica, perché, ha dichiarato, «sarà un'attività principale della nuova amministrazione, e desidero che sia di esempio di garanzia per tutti». Il vicesindaco è Pasquale Lasorsa, che sarà anche assessore al contenzioso, patrimonio, turismo, politiche della sicurezza (cioé la gestione dei vigili urbani) e affari generali.
A occuparsi di ecologia, ambiente, politiche giovanili, sport e tempo libero sarà invece Stefano Coletta; Nunzia Convertini sarà assessore alle politiche economiche e dello sviluppo, mentre Lorenzo Basile avrà il compito di badare al bilancio, programmazione, personale e politiche comunitarie. Antonio Scialpi si occuperà di beni culturali, diritto allo studio e attività culturali. A Donatella Infante sono state affidate le politiche sociali e servizi alla persona, mentre Franco Convertini ha la delega ai lavori pubblici.


lunedì 28 maggio 2012

Piazza Moro, inaugurazione a presto?

Lecci in piazza Aldo Moro - photocourtesy govalleditria.it
     Scaduti i lavori per piazza Moro, a Locorotondo, la scorsa settimana, c'è chi si lamentava dei ritardi nella consegna dell'opera. Il 20 maggio avrebbe dovuto esserci la consegna della piazza completamente rinnovata, ma per quel giorno le impalcature non davano segno di dover essere smontare a breve. La scadenza originaria era stata posticipata per lo studio di una variante al progetto, ma, ricorda il consigliere Antonio La Ghezza «la ditta dovrà pagare ogni giorno una mora se non giustifica i ritardi».
     Ritardi che nessuna ditta ha intenzione di pagare, naturalmente, visto che in questo caso la giustificazione è anche valida: il piano inferiore della piazza è concluso, la pavimentazione del piano superiore quasi completamente, mancano però i lecci che dovranno essere rimessi al loro posto. Il ritardo dovrebbe essere stato causato (involontariamente) dalla ditta De Grecis, che si è occupata dell'espianto degli alberi che ornavano la vecchia piazza, della loro  cura e manutenzione per un anno in un vivaio. L'unico albero che è perito nel frattempo, hanno fatto sapere gli esponenti della ditta, era già malato prima dell'espianto e difficilmente sarebbe sopravvissuto comunque. Sarà sostituito, assicurano, con una pianta dello stesso tipo, di simile età e grandezza, così come previsto dal contratto. Se anche entro tre anni dopo la posa in piazza qualche albero dovesse perire, verrà sostituito da loro.
     Nella mattina di oggi, 28 maggio, curiosi e vecchietti sono stati lieti di rivedere un camion enorme e una gru: portavano gli alberi che sono stati rimessi nelle loro vasche. C'è chi tende a lamentarsi dicendo «mi pare che quell'albero non fosse così prima» oppure «quell'albero lo riconosco, prima era girato dal lato opposto»: ma sono poca cosa, pochissima, soprattutto se ci si ricorda di quello che successe l'anno scorso, quando il professor Campanella si legò a uno dei vecchi lecci per protesta.
     A lavori quasi conclusi, quindi, è prevedibile che tra pochi giorni si potrà passeggiare di nuovo davanti al Comune di Locorotondo. Il sindaco Tommaso Scatigna è visibilmente soddisfatto, e ha cercato di assicurarsi che la piazza sarà rinnovata e pienamente agibile prima di San Rocco, così che le celebrazioni patronali possano svolgersi con tranquillità. «Stiamo facendo di tutto» ha dichiarato  con tranquillità il sindaco ai giornalisti «come avevamo promesso gli alberi sono ritornati al loro posto». Una rigenerazione, quella di piazza Aldo Moro, che è stata fatta anche in memoria del sindaco Giorgio Petrelli: per questo forse l'amministrazione comunale potrebbe festeggiare insieme  la riapertura della piazza e la memoria del suo primo cittadino scomparso il 23 giugno del 2010.