lunedì 23 aprile 2012

Confcommercio interroga i candidati


Ieri, domenica 22 aprile si è tenuto un incontro promosso da Confcommercio con i sei candidati sindaci di Martina: a ognuno sono state fatte domande differenti, vertenti su sviluppo sostenibile, liberalizzazioni, mobilità e turismo, dai membri del direttivo dell’associazione, che rappresenta in città oltre 400 operatori del settore commerciale, turistico e dei servizi. Alla base la considerazione che Martina ospita circa il 10% delle imprese della provincia (4.400 su 42.000), e che il loro numero è in diminuzione a causa della crisi.
Michele Muschio Schiavone ha ricordato come nel suo programma ci sia l’intento di «migliorare il decoro urbano nelle zone commerciali, di rendere funzionali dei distretti urbani cui si devono dare servizi, parcheggi e sicurezza». La salvaguardia del patrimonio artistico, inoltre, «dovrebbe essere condotta in collaborazione con le associazioni di categoria».
Michele Marraffa ha detto di non avere «alcuna soluzione personale», e ha esortato i commercianti a darsi da fare: «siete voi che dovete avere le idee chiare», idee che possono essere messe in pratica dall’amministrazione tramite un ufficio per il commercio. Ha quasi accusato i presenti dicendo: «dovete cambiare mentalità, darvi da fare, mettervi in discussione perché parlate di turismo ma non siete aperti all’ospitalità, non c’è un ristorante che abbia i menù in inglese».
Franco Mariella ha rilevato «la necessità di fare sistema» e l’impossibilità di continuare una linea autoritaria, sorda alle richieste dei cittadini, precisando al tempo stesso che per essere uniti è necessario «smussare le spigolosità tra le categorie». Un accenno è stato fatto anche alla creazione, come da programma, di «100 botteghe nel centro storico», da aiutare tramite la «non necessità di aumentare le tasse».
Leo Cassano ha parlato di turismo e sviluppo economico, e dell’intenzione de La Destra di far rinascere la rete urbana tramite i «flussi di persone da paesi vicini». Per fare questo è necessario «rimbiancare il centro storico» e «convincere le persone più anziane che il rumore notturno si può sopportare, perché significa locali che lavorano».
Raffaella Spina ha sostenuto la necessità di «un gruppo di studio per la mobilità, per evitare che i tir continuino a passare per le vie del centro», ripensando anche la viabilità della zona industriale. Inoltre, ha parlato della «grande responsabilità del turismo», e del dovere di «mettere in pratica i distretti urbani del commercio, per evitare che rimangano sulla carta, coinvolgendo le associazioni, semplificando e detassando manifestazioni ed eventi».
Franco Ancona ha rimarcato come «riqualificare aree urbane è il primo passo per migliorare la vivibilità e attirare i turisti, perché non possiamo far venire persone in una città sporca» sostenendo specificatamente che «non è più il tempo di un’edilizia espansiva, ma conservativa, che aiuti le giovani coppie con redditi precari a trovare casa».
A chiudere la manifestazione, la proiezione del video delle telecamere di un negozio che, a 30 metri dalla stazione dei Carabinieri, è stato svaligiato. L’intervento infuocato del presidente provinciale di Confcommercio ha alzato il tono: «basta, basta, basta! Siamo stanchi di promesse del passato non mantenute».
È un peccato che il tempo sia tiranno e che i candidati fossero impegnati in altri confronti, poiché sarebbe stato molto più interessante sentire i candidati rispondere ognuno alle stesse domande, in modo da poter fare dei confronti più efficaci. Ad ogni modo i commercianti presenti hanno avuto la possibilità di sentire risposte su temi a loro più vicini, per cui riassume tutto una frase detta alla fine della manifestazione da uno dei membri di Confcommercio venuto da Taranto: «non sono di Martina, ma se dovessi votare qui, devo dire che mi sono fatto un’idea abbastanza chiara».

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