Ieri, domenica
22 aprile si è tenuto un incontro promosso da Confcommercio con i sei candidati
sindaci di Martina: a ognuno sono state fatte domande differenti, vertenti su
sviluppo sostenibile, liberalizzazioni, mobilità e turismo, dai membri del
direttivo dell’associazione, che rappresenta in città oltre 400 operatori del
settore commerciale, turistico e dei servizi. Alla base la considerazione che
Martina ospita circa il 10% delle imprese della provincia (4.400 su 42.000), e
che il loro numero è in diminuzione a causa della crisi.
Michele
Muschio Schiavone ha ricordato come nel suo programma ci sia l’intento di
«migliorare il decoro urbano nelle zone commerciali, di rendere funzionali dei
distretti urbani cui si devono dare servizi, parcheggi e sicurezza». La
salvaguardia del patrimonio artistico, inoltre, «dovrebbe essere condotta in
collaborazione con le associazioni di categoria».
Michele
Marraffa ha detto di non avere «alcuna soluzione personale», e ha esortato i commercianti
a darsi da fare: «siete voi che dovete avere le idee chiare», idee che possono
essere messe in pratica dall’amministrazione tramite un ufficio per il
commercio. Ha quasi accusato i presenti dicendo: «dovete cambiare mentalità,
darvi da fare, mettervi in discussione perché parlate di turismo ma non siete
aperti all’ospitalità, non c’è un ristorante che abbia i menù in inglese».
Franco
Mariella ha rilevato «la necessità di fare sistema» e l’impossibilità di
continuare una linea autoritaria, sorda alle richieste dei cittadini,
precisando al tempo stesso che per essere uniti è necessario «smussare le
spigolosità tra le categorie». Un accenno è stato fatto anche alla creazione,
come da programma, di «100 botteghe nel centro storico», da aiutare tramite la
«non necessità di aumentare le tasse».
Leo Cassano ha
parlato di turismo e sviluppo economico, e dell’intenzione de La Destra di far
rinascere la rete urbana tramite i «flussi di persone da paesi vicini». Per
fare questo è necessario «rimbiancare il centro storico» e «convincere le
persone più anziane che il rumore notturno si può sopportare, perché significa
locali che lavorano».
Raffaella
Spina ha sostenuto la necessità di «un gruppo di studio per la mobilità, per
evitare che i tir continuino a passare per le vie del centro», ripensando anche
la viabilità della zona industriale. Inoltre, ha parlato della «grande
responsabilità del turismo», e del dovere di «mettere in pratica i distretti
urbani del commercio, per evitare che rimangano sulla carta, coinvolgendo le
associazioni, semplificando e detassando manifestazioni ed eventi».
Franco Ancona
ha rimarcato come «riqualificare aree urbane è il primo passo per migliorare la
vivibilità e attirare i turisti, perché non possiamo far venire persone in una
città sporca» sostenendo specificatamente che «non è più il tempo di
un’edilizia espansiva, ma conservativa, che aiuti le giovani coppie con redditi
precari a trovare casa».
A chiudere la
manifestazione, la proiezione del video delle telecamere di un negozio che, a
30 metri dalla stazione dei Carabinieri, è stato svaligiato. L’intervento
infuocato del presidente provinciale di Confcommercio ha alzato il tono:
«basta, basta, basta! Siamo stanchi di promesse del passato non mantenute».
È un peccato
che il tempo sia tiranno e che i candidati fossero impegnati in altri
confronti, poiché sarebbe stato molto più interessante sentire i candidati
rispondere ognuno alle stesse domande, in modo da poter fare dei confronti più
efficaci. Ad ogni modo i commercianti presenti hanno avuto la possibilità di
sentire risposte su temi a loro più vicini, per cui riassume tutto una frase
detta alla fine della manifestazione da uno dei membri di Confcommercio venuto
da Taranto: «non sono di Martina, ma se dovessi votare qui, devo dire che mi
sono fatto un’idea abbastanza chiara».
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