Tu sei differente o deficiente? Questa è la domanda che propone l’associazione Un’altra Martina, che sta cercando di promuovere, con la campagna “differenti o deficienti”, una cultura della raccolta differenziata. Hanno creato un video che ha avuto più di 500 visualizzazione in meno di una settimana e un gruppo su facebook con più di 2000 iscritti, dove si invitano i partecipanti a farsi delle foto mentre gettano i rifiuti nei cassonetti corrispondenti, si parla di Tarsu e di proposte per la raccolta dell’umido, della carta e della plastica. Parlando con Michele Lillo, coordinatore della campagna, e con Tonio Cantore, presidente dell’associazione, abbiamo potuto ottenere una serie di dati sulla raccolta differenziata e su come Martina Franca sia la pecora nera – la penultima – nella provincia di Taranto, con una raccolta differenziata ferma da sempre attorno al 4%, mentre già a Taranto è al doppio. I vicini comuni della valle d’Itria hanno comportamenti molto più virtuosi, dato che a Locorotondo la raccolta differenziata è intorno al 17%, a Cisternino al 19%, ad Alberobello al 24%. Per non parlare di Ceglie Messapica, città «riciclona», che ha ottenuto un premio da Legambiente per aver differenziato il 45% della propria immondizia. Lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani è pagato dai cittadini tramite la Tarsu: gettando rifiuti, quindi, noi stiamo in pratica gettando dei soldi, poiché aumentiamo il costo dello smaltimento in discarica di materiali che non potranno essere più utilizzati. Come i rifiuti possono essere recuperati, così il nostro denaro: questo è il cavallo di battaglia della campagna “differenti o deficienti”.
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