I componenti del consiglio comunale locorotondese avranno pensato che il buongiorno si vede dal mattino, quando un uomo, originario di Fasano, ha aggredito verbalmente — e, se non l'avessero trattenuto, anche fisicamente — l'assessore all'urbanistica, Martino Santoro per motivi poco chiari.
Il sindaco Tommaso Scatigna si è sentito in obbligo di riferire la sua risposta al Movimento Primavera e ai locorotondesi che su Facebook hanno dato vita a una polemica accesa, causata dalla mancata esposizione della bandiera tricolore dal municipio lo scorso 25 aprile. Di questo evento sono state date le più varie interpretazioni dentro e fuori i social network: dall'irrisione della data da festeggiare, alla presunta avversione della giunta di centrodestra ai festeggiamenti della liberazione del nazifascismo. «Niente di tutto questo» ha fatto sapere il sindaco «ma il cerimoniere, che si occupa egregiamente del suo lavoro in queste ricorrenze era in ferie».
Si sarebbe trattato di un caso, una disattenzione dunque. Spiegazione che viene però contestata come poco convincente, e si rincara la dose chiedendo a Luca De Michele, coordinatore di Giovane Italia di Locorotondo, associazione il cui presidente è il vicesindaco Claudio Antonelli, di eliminare commenti ritenuti denigranti al 25 aprile come «il 25 aprile io festeggio solo San Marco». Antonelli ha fatto sapere sulla piazza virtuale che «se si rende necessaria una dichiarazione, mi dissocio da alcune dichiarazioni personali fatte da alcuni componenti del gruppo del quale sono presidente».
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