martedì 17 aprile 2012

Mariella: «Muschio e Marraffa i due mali della nostra città»


     Adriana Poli Bortone, Rocco Monaco e Franco Mariella hanno accolto sabato sera nella sala del Park Hotel San Michele i partecipanti alla presentazione della lista di Io sud e Pidc (partito italiano dei consumatori), che porta Mariella come candidato sindaco, con le note musicali del Nessun dorma. Mentre fuori infuriava la pioggia, che ha ritardato l’inizio della manifestazione e ridotto il numero degli interessati, l’addetto stampa Domenico Fumarola ha presentato i vari esponenti alternatisi al podio, alternando persone più e meno esperte.

     Dopo un’introduzione di Rocco Monaco, che ha parlato di «una città, Martina, che è stanca e vuole cambiare», il candidato Marco Colucci ha parlato della situazione disastrata del parco delle Pianelle, di contrada Giuliani, e dei luoghi dell’agro troppo spesso trascurati, mentre Angioletto Gianfrate ha ricordato il proprio impegno personale in favore della città lanciando inoltre un appello alla stampa per una campagna elettorale senza veleni. Rossella Durante, affacciatasi per la prima volta nell’agone politico, ha detto che «bisogna tirare fuori il meglio di noi», mentre la coordinatrice di Io Sud Angela Carrieri ha proposto l’inserimento di un codice etico nello statuto comunale.

     Il candidato Franco Mariella ha ricordato nel suo discorso le battaglie contro il sistema degli stipendi d’oro autoreferenziali dei dirigenti dell’amministrazione comunale, ha parlato di «ex assessori all’ambiente che oggi da candidati promettono  un nuovo appalto per la raccolta dei rifiuti» e li ha accusati di inerzia e incapacità: «cosa hanno fatto allora, quando potevano agire?». Le sue invettive si sono rivolte soprattutto verso Michele Marraffa e Michele Muschio definiti «le due facce della stessa medaglia, i due mali della nostra città, il PdL-1 e il PdL-2». Ha poi concluso la serata la senatrice Adriana Poli Bortone che ha incoraggiato i candidati e i presenti dicendo che «nessuno a Martina può pensare di imporsi al primo turno: perciò noi possiamo arrivare al ballottaggio, e vincere», spronando tutti a darsi da fare per «un’Italia migliore che parta dei localismi, dalla riscoperta delle capacità della piccola e media impresa di portare avanti l’economia».

Nessun commento:

Posta un commento